lunedì 19 novembre 2007

Alcool e droga - combattere la causa, non l'effetto

Oggi l'alcool e la droga sono al centro dell'attenzione mediatica, per campagne di sensibilizzazione e di lotta a queste dipendenze.
Una lotta spesso indirizzata a proibire ciecamente, a vietare uso di sostanze e a chiudere i locali di ritrovo giovanile, spesso considerati i colpevoli della situazione.
Si cerca facili soluzioni demagogiche, andando a colpire gli effetti e non le cause.
Il vero problema è la percezione della droga nel mondo giovanile e non.
La droga é percepita come un elemento indispensabile, come il cellulare o la bella macchina, per essere posizionati nella mente delle persone come "cool"
Chi beve, chi si droga lo fa per sballarsi, vogliono essere liberi dalle loro paure, inibizioni e pregiudizi.
la droga gliele toglie dandogli la sensazione di essere migliori, più potenti, le libera dai freni e li fa sentire più sensuali.
la droga e l'alcool diventano i bastoni a cui aggrapparsi, come ci si aggrappa alla vita.
Sostegno alla paura di non riuscire a farcela, ad essere come la società ci vuole, vincenti, sempre splendidi e forti.
La società ci impone modelli, spesso sbagliati e forse oggi è venuto il tempo di dire basta.
la soluzione è qui, la paura di non farcela, di non essere abbastanza bravo, di non essere accettato dalla nostra "tribù", di non essere amati per quello che siamo, di dover sempre dimostrare di essere i migliori.
Forse esiste un'altra soluzione, diversa e più sana del proibire?

2 commenti:

Unknown ha detto...

Insegnare che la "coca", il fumo o l'alcool non ti aiuteranno, ma ti allontaneranno sempre più dal tuo vero io.
Non si deve aver paura a chiedere, a parlare agli altri dei propri bisogni e desideri.
Se si vuole sconfiggere un male bisogna lottare per creare un individuo sano e forte.

Unknown ha detto...

Penso che occorra cercare tramite il dialogo, con a disposizione una buona dose di tempo e di energie, di capire da cosa sia causata questa dipendenza.
Spesso è data dalla differenza fra ciò che siamo e ciò che vorremmo essere.
Senza un’ educazione all'autostima e al valore positivo anche della perdita o della sconfitta, non si creano individui sani.
Non si riesce ad accettare la differenza fra quello che si è e quello che si vorrebbe diventare.
Allora ci allontaniamo dal nostro vero io e ci anestetizziamo per dimenticare gli stress e le ansie,
per scordare la paura di non riuscire a realizzare il nostro pieno potenziale.